Governo tecnico?
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All’inizio della fine del berlusconismo ero fortemente favorevole all’insediamento di un governo tecnico, lo ritenevo l’unico in grado di tirarci fuori dal pantano nel quale due crisi unite dai governi Berlusconi ci avevano gettato. Un tecnico con facce nuove, senza dubbio molto meno invise alle cronache mondane nonchè persone non indagate per reati sessuali o di mafia.Purtroppo però, a distanza di alcuni mesi, mi rendo conto che questo governo ha fallito miseramente nella missione che era quella di salvare l’Italia e non di affossarla miseramente come sta accadendo, giorno dopo giorno. Marco Travaglio ha pubblicato una storica frase che riprendo molto volentieri: “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”. Ogni tentativo si riforma strutturale è andato miseramente fallendo emendamento dopo emendamento, prima i farmacisti, poi i tassisti, ora gli esodati; ogni potere forte che si è tentato di toccare ha fatto la voce grossa costringendo il governo, sorretto da partiti allo sbando, a fare marcia indietro ripiegando su velleità di riforme come ad esempio la possibilità di praticare sconti da parte delle edicole. Sono sicuro che non saranno gli edicolanti, per quanto lavorino duramente, a risollevare le sorti di un paese che, al primo vento di pioggia (neanche burrasca), vede impennare nuovamente lo spread.
Il 70% e più delle merci in Italia viaggia su gomma e, nell’arco di tre anni, la benzina è quasi raddoppiata. Nel 2009 un litro di verde costava poco più di 1€, ora se trovate la verde intorno a 1,750€ al litro siete fortunati. Il governo ha miagolato di abbattere i costi dei carburanti immediatamente di 2-3 centesimi al litro, le compagnie petrolifere l’hanno fatto in attesa degli esodi estivi dove, scommettiamo che i prezzi saliranno nuovamente a cifre da capogiro addicendo non precisate/credibili motivazioni? I centesimi “risparmiati” poi sono stati immediatamente persi con l’ennesimo aumento della benzina per affrontare il devastante terremoto dell’Emilia Romagna. Aiutare i nostri concittadini è un dovere ma andare a pescare sempre dallo stesso solito noto è accanimento.
Senza dimenticarci che i prezzi di quasi ogni bene, varia anche dal presso del carburante e quindi, quei 2-3 centesimi ci sono costati almeno il doppio, in un paese che continua a navigare alla ricerca della propria scia, persa ormai decenni fa e svanita nel nulla.
Così mentre il governo farfuglia, la “maggioranza” si spartisce il potere e l’opposizione dorme, arriva alla ribalta il movimento 5 stelle che neanche 24 dopo una storica vittoria come piazzare il sindaco di Parma, comincia a litigare per attribuirsi il merito, esattamente come i partiti che infestano l’Italia da anni.
Non so voi… ma io la vedo veramente nera