Once upon a time…
E’ passato veramente molto tempo dall’ultimo intevento e sono cambiate moltissime cose: è cambiato il governo con conseguente esplosione della Monti mania salvo poi renderci conto di quanto le misure draconiane applicate non ci piacessero, è stato chiuso Megaupload sotto le pressioni della fortissima lobby americana Motion Picture Association of America (MPAA) ed ora sta puntanto dritto ad Hotfile, è affondata la Concordia portandosi dietro una scia di morte e dolore e levandoci anche i navigatori l’appellativo di italiani popolo di santi, poeti e… beh, si è capito.
Tante cose sono successe, finalmente ora lo spread è intorno ai 300 punti, la Grecia è salva grazie al dimezzamento del suo debito pubblico ma non è che la situazione sia poi così tanto migliorata. Le Fiamme Gialle fanno continui blitz nelle località più rinomate, gli esercenti si lamentano, quelli pizzicati a bordo di macchine di lusso intestate a società in paradisi fiscali gridano allo scandalo e l’italiano medio continua a guardare il Grande Fratello e l’Isola dei Famosi sperando di essere uno di questi fortunati. La disoccupazione giovanile è al 30%, per un litro di carburante ormai si spendono quasi 2€ (che in lire sono quasi 4000), tutto aumenta, i servizi pubblici sono alla canna del gas e ogni giorno esce fuori un nuovo caso di corruzione.
Nonostante la ventata di novità promesse il governo continua a capitolare davanti alle lobby più svariate: prima i farmacisti, poi i tassisti, poi ancora i bancari (di cui sono molti membri del governo stesso sono o sono stati fortissimi esponenti). Poi ci sono esternazioni esilaranti secondo cui i giovani cercano solo il posto di lavoro vicino a mamma e papà dette da un ministro la cui figlia, ops, lavora nello stesso ateneo dove insegnano lei ed il marito oppure c’è chi dice che laurearsi dopo i 28 anni è da sfigati ed è diventato professore ordinario a soli 29 anni quando, sono pronto a mettere la mano sul fuoco, persone molto più titolate nonchè di esperienza sarebbero state felici di poter ottenere un ruolo così importante, con uno stipendio così importante, con una responsabilità così importante.
E mentre all’interno combiattiamo contro una crisi senza precedenti eredità di anni di disastrosa gestione pubblica da parte di governi assolutamente inetti nonchè voce unica di parti sociali completamente staccati dalla realtà da vivere ogni giorno, il nostro peso politico in ambito internazionale è in caduta libera. Contiamo poco, sempre meno, siamo diventati parte integrante dei paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) e facciamo a gara a chi tiene lo spread più basso di quello spagnolo (nota economia in crisi da quasi un lustro ormai). E chi ne fa le spese di tutto questo? Un poveretto che era andato a lavorare in un paese africano ed era stato rapito da quasi un anno ed ora rientrerà in italia dentro una bara visto che, contanto così poco a livello internazionale, gli inglesi hanno ben pensato di farci solo sapere che erano partiti per una missione di salvataggio di due persone che poi, sono finite morte ammazzate da animali senza scrupoli. Contiamo così poco che la nostra opinione è optional, ci contattano solo per farci sapere che qualcosa è iniziato incuranti del fatto che gli italiani potrebbero avere un’opinione, figuriamoci se anche contraria.
Sono cambiate tante cose ma a me sembra che sia rimasto tutto uguale ed intanto sono i poveretti che ne fanno le spese mentre altri, grassamente, aspettano il momento ideale per tornare nuovamente alla carica fingendosi salavori della patria